Yin, Yang e Yuan.

L’altra sera, durante la pratica del martedì a Milano, ho affrontato con gli studenti l’argomento yin/yang. O, per meglio dire, abbiamo parlato di alcuni aspetti legati a questo argomento vastissimo che, regolarmente, si presenta quando si parla della propria pratica personale.

Si rifletteva sull’importanza di equilibrare yin e yang all’interno del proprio corpo. E ci si ricordava, di conseguenza, che uno dei fondamenti del qi gong e della pratica meditativa è proprio quello di favorire questo equilibrio.

Yin e Yang, due polarità

Lo yin e lo yang rappresentano due polarità distinte. Potremmo dire, semplificando un po’, che la loro interazione rappresenta il passaggio finale che il nostro spirito originario ha compiuto per “polarizzarsi” nel nostro mondo.

Secondo il pensiero taoista il nostro spirito originario (un frammento del Tao) un bel giorno ha ritenuto utile sperimentare il corpo fisico. Per fare questo ha avuto bisogno di “cristallizzare” una parte di sé nel corpo fisico.

L’interazione delle otto forze, dei cinque elementi e, appunto, di questa continua interazione di yin e yang, gli hanno permesso di creare un corpo fisico con il quale interagire nel mondo manifesto.

Il nostro mondo, infatti, è una continua alternanza di pulsazioni di yin e yang. Possiamo quindi dire che la nostra realtà sia di fatto scandita da questa alternanza.

lo Yuan, questo sconosciuto

La rappresentazione grafica di yin e yang (riportata nell’immagine qui sotto) che siamo ormai abituati a vedere ovunque, viene spesso usata (generalmente in modo improprio e con il tentativo di esplicitare i concetti più disparati) e considerato come il simbolo del Tao. Non è così, si tratta del simbolo del Tai Chi.

Il nome è lo stesso della famosa arte marziale e non è un caso. Il simbolo del Tai chi, infatti, simboleggia appunto questo equilibrio e questa danza infinita di yin e yang. Una danza continua di forze espansive e ricettive.

Come fanno queste due energie a mantenersi in equilibrio (così come è facile intuire dal disegno)? Come fanno a mantenere quella perfetta forma rappresentata proprio dal Tai Chi?

Non lo fanno. La loro natura è un continuo movimento di alternanza. Il ‘problema’ si presenta quando questa alternanza sfocia in una preponderanza di una di queste due energie rispetto all’altra.

L’ideale e perfetto equilibrio che vediamo rappresentato nel simbolo del tai chi è proprio quello che cerchiamo di raggiungere grazie al qi gong e alla meditazione. Quando il movimento e la quiete si armonizzano, ci avviciniamo sempre di più all’equilibrio rappresentato dal simbolo del tai chi. Quando invece, per ragioni diverse, una delle due forze prevale rispetto all’altra, si crea una disarmonia.

Cosa succede quindi quando invece raggiungiamo questo stato di equilibrio? Si manifesta lo Yuan. E lo Yuan quando si manifesta aiuta a mantenere l’equilibrio dei due. Insomma uno serve agli altri e viceversa.

Lo Yuan è ancora un concetto che richiederebbe una trattazione più ampia. In questo breve articolo ci accontenteremo di pensare allo Yuan come a una forza originaria e ancestrale che scaturisce dalla pura armonia. Una forza, la terza – che si aggiunge alle altre due normalmente conosciute ormai da tutti noi – che rappresenta il punto di accesso al nostro spirito originario, al vuoto e al grande mistero del Tao.

Quando la nostra pratica di qi gong è efficace (nel senso di una forma ben fatta, con una provenienza concreta e svolta con il giusto intento mentale), quando la nostra meditazione ci permette di calmare la mente in modo adeguato (senza complicate visualizzazioni e senza un eccesso di yin o di yang, ma un giusto equilibrio tra i due) lo Yuan si manifesta spontaneamente e contribuisce a bilanciare yin e yang nel nostro corpo fisico ed energetico.

Quindi potremmo concludere dicendo che bilanciamo yin e yang per favorire il riaffiorare dello Yuan. Che a sua volta, quando si manifesta, crea una condizione di equilibrio ideale utile proprio affinché la nostra energia yin e yang mantenga questo equilibrio permettendoci di accedere alla nostra energia originaria e all’intero Tao.

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